Lo staff al completo impiegato per le riprese commissionate dalla redazione di Voyager presso la splendida location di Baia.
Riprese girate in zona A del Parco Archeologico Sommerso di Baia, zona di riserva integrale che si estende ai piedi di Punta dell’Epitaffio che segna il limite nord della piccola insenatura di Baia.
Nel 1969, il ritrovamento casuale di due statue ed il successivo scavo archeologico, iniziato solo negli anni ‘80, portarono all’individuazione, ai piedi del promontorio, di un ambiente finemente decorato. Il gru
ppo scultoreo per primo venuto alla luce rappresenta una scena descritta da Omero: Ulisse e il compagno Baiosdurante l’offerta di vino al ciclope Polifemo per aver salva la vita.
L’ambiente scavato si presentava come una grande sala rettangolare absidata sul fondo, interamente rivestita di marmo, con una grande vasca centrale, mentre lung
o le pareti laterali correva un canale per lo scorrimento dell’acqua. Questo ha permesso di identificare la sala come un ninfeo cioè un ambiente decorato con ricchi giochi d’acqua, probabilmente utilizzato come Triclinium, cioè come sala per banchetti.
A questo proposito, infatti, la decorazione scultorea ritrovata sembra incitare il visitatore al godimento della gioie della vita, secondo l’oraziano Carpe Diem, invito che ben si adatta alla funzione stessa della sala, un Ninfeo Triclinium, oggi fedelmente riproposto nelle sale del Castello Aragonese.